In questa guida spieghiamo come svuotare lo scaldabagno
Lo scaldabagno è quell’elettrodomestico che scalda l’acqua per gli usi sanitari, dal bagno alla cucina, dal secondo bagno alla lavanderia. Lo si usa ogni volta che serve l’acqua calda, per una doccia o per lavare i piatti, quindi ogni giorno. Quando si guasta te ne accorgi subito, e visto che dello scaldabagno non puoi fare a meno, devi intervenire urgentemente, svuotando il serbatoio dell’acqua calda. Però, per fare defluire l’acqua devi sapere come è fatto, anche in maniera approssimativa, e individuare i passi fondamentali da compiere, sia se lo vuoi sostituire che nel caso in cui tu lo voglia riparare.
Come Funziona lo Scaldabagno
Lo schema di funzionamento di uno scaldabagno è abbastanza elementare. C’è un serbatoio dell’acqua calda, un sistema di riscaldamento dell’acqua, un tubo d’ingresso e uno d’uscita, generalmente due flessibili. Poi c’è un filo elettrico, che gestisce la resistenza se lo scaldabagno è elettrico, oppure un tubo del gas, se lo scaldabagno è a metano.
Nello scaldabagno elettrico la fonte di calore è una resistenza che è collocata dentro il serbatoio dell’acqua calda. Nel caso di uno scaldabagno a gas, o a legna, invece la fonte di calore è esterna, e funziona come un fornello della cucina che scalda una pentola.
In entrambi casi il serbatoio dell’acqua è privo di sfoghi esterni, tranne che per i tubi dell’acqua. Da uno di questi tubi entra l’acqua da scaldare, dall’altro esce quella calda, che circola nel sistema di distribuzione dell’acqua calda sanitaria. Risulta essere su questi due tubi che bisogna intervenire per svuotare lo scaldabagno, dopo ovviamente avere staccato la spina o chiuso il passatore del gas. Qualsiasi intervento tu debba fare sullo scaldabagno lo devi prima svuotare.
Operazioni Preliminari
Nella maggioranza dei casi quando metti mano ad uno scaldabagno si tratta di un modello elettrico, quindi, tanto per cominciare, devi staccare la spina, o disattivare la corrente dal differenziale a tre poli. Poi devi dotarti degli attrezzi essenziali, e cioè un paio di chiavi spezzate della misura dei dadi dei flessibili, una svita tubi regolabile, canapa idraulica, teflon, pasta idraulica, qualche guarnizione da mezzo pollice, una bomboletta di disincrostante per filettature, e un tubo di gomma antigelo con un raccordo della dimensione dell’uscita dello scaldabagno, generalmente mezzo pollice.
A questo punto devi individuare il tubo di mandata, e cioè quello dell’acqua fredda, e quello di uscita dell’acqua calda. In genere si riconoscono facilmente dal tondino colorato che c’è nello scaldabagno all’ingresso di ciascuno dei tubi. Blu quello dell’acqua in ingresso, rosso il tondino del flessibile dal quale esce l’acqua calda.
Ma, se vuoi individuare i due tubi con assoluta certezza, puoi aprire un rubinetto dell’acqua calda, e toccando i flessibili ti accorgi subito dal calore qual è il tubo di uscita.
Un altro sistema è quello di riconoscere il tubo di entrata dalla presenza di una valvola a T, montata tra il flessibile e lo scaldabagno, che evita il ritorno dell’acqua nelle tubature. Una volta individuati con certezza ingresso e uscita devi fare uscire l’acqua calda dal serbatoio.
Svuotamento Scaldabagno
A scaldabagno spento devi aprire un rubinetto dell’acqua calda, magari quello della vasca da bagno e lasciarla correre fino a quando non diventa fredda. Questa è una operazione indispensabile perché quando andrai a svuotare lo scaldabagno l’acqua potrebbe schizzarti addosso e, se è ancora bollente, ustionarti. Se vuoi riutilizzarla, magari per gli usi domestici, puoi raccoglierla nei secchi di casa, o nelle pentole per cucinare. Assicurati però che l’ultima ad uscire sia appena tiepida, e solo dopo puoi chiudere il rubinetto e tornare vicino allo scaldabagno. Ovviamente l’acqua calda che è uscita è stata sostituita da quella fredda, per cui comunque il serbatoio è pieno e va svuotato.
La prima cosa da fare, una volta eliminata l’acqua calda, è quella di chiudere il rubinetto montato sotto la valvola di ritegno, e cioè la mandata, e procedere con lo smontaggio dei flessibili. Ma, oltre al passatore all’ingresso dello scaldabagno, dovrai chiudere il tubo di mandata dal distributore, a monte dello scaldabagno, o quello generale a valle del contatore, per evitare che l’acqua fuoriesca dall’impianto idrico appena stacchi il flessibile.
Appena avrai bloccato il flusso in entrata devi svitare con la chiave adatta il flessibile dell’acqua fredda, intervenendo dalla parte dello scaldabagno. Si tratta del lato del flessibile che ha il dado libero e la guarnizione, ed è collegato sotto la valvola di ritegno e del passatore. Se l’impianto è stato montato a regola d’arte, il flessibile è collegato alla valvola di ritegno, che è montata sul passatore, il quale è collegato direttamente allo scaldabagno.
Quindi, chiudendo il passatore, puoi smontare senza problemi anche la valvola di ritegno, per fare uscire liberamente l’acqua. Alcune valvole di ritegno sono dotate di sblocco della membrana, per cui non occorre smontarle, ma nella maggior parte dei casi c’è solo il dispositivo di sicurezza per la sovra pressione dell’acqua. Prima di togliere la valvola però, se non c’è il passatore, metti appena sotto, in direzione dell’ingresso, una bacinella per raccogliere l’acqua che uscirà dal buco. Ne uscirà poca perché il boiler è ancora in pressione, almeno fino a quando non apri un rubinetto dell’acqua calda. Se invece c’è il passatore puoi montare il tubo di gomma.
A questo punto non ti resta che collegare il tubo di gomma al passatore, o al raccordo di ingresso dello scaldabagno, e posizionare l’altro estremo nello scarico più vicino, che sia il lavandino, la vasca da bagno, o dei bidoni di plastica se vuoi conservare l’acqua per gli usi domestici. Poi devi aprire un paio di rubinetti, possibilmente quelli del bidè perché sono più in basso, e svuotare i tubi dell’impianto.
Adesso puoi aprire anche il passatore dello scaldabagno, a cui è collegato il tubo. Da qui comincerà a fuoriuscire l’acqua del serbatoio. Dal rubinetto dell’acqua calda, lasciato aperto, invece entrerà l’aria sufficiente a sostituire l’acqua che esce. Però, se vuoi velocizzare l’operazione, devi smontare anche il flessibile dell’acqua calda, in modo che l’ingresso dell’aria sia maggiore e l’acqua defluisca dal foro del freddo più velocemente. Solo quando l’acqua sarà uscita tutta potrai intervenire sullo scaldabagno per le operazioni del caso, e poi rimontare i flessibili.
Terminata la manutenzione non ti rimane che rimontare i flessibili allo scaldabagno. Si tratta della parte del flessibile con l’attacco a dado libero e guarnizione, che in teoria dovrebbe essere in grado di tenere perfettamente la pressione dell’acqua. Purtuttavia è sempre meglio effettuare una serie di operazioni affinché l’assemblaggio sia perfetto. Innanzi tutto devi pulire il bordo a battente, dei raccordi filettati che escono dallo scaldabagno, dai residui della guarnizione vecchia. Poi mettere un po’ di teflon intorno alla filettatura e sostituire la guarnizione del flessibile. Quindi prendi il flessibile, stringendo leggermente con la svita tubi il colletto senza deformarlo, e avvita il dado all’impanatura a mano fino in fondo. Poi finisci di stringere il dado con la chiave spezzata, facendo tra un quarto e mezzo giro, in modo da non schiacciare la guarnizione interna.
Si tratta di un’operazione che va fatta per ambedue i flessibili, prima di aprire di nuovo l’acqua e chiudere i rubinetti dell’impianto.