In questa guida spieghiamo cosa fare se la valvola dello scaldabagno perde acqua.
Lo scaldabagno, a meno che non sia specificato nelle caratteristiche tecniche, viene montato in casa, in uno dei locali di servizio. Può essere collocato nel secondo bagno, o in cucina o magari in un locale di sgombero. Basta che possa essere collegato all’impianto idrico, al circuito dell’acqua calda e alla fonte energetica, che sia la luce elettrica o il gas. Averlo in casa è comodo perché è più facile da gestire e da controllare. E poi è anche protetto dalle intemperie e dalle dispersioni di calore. Ma tenere in un ambiente domestico uno scaldabagno presenta anche qualche inconveniente, come quello delle perdite d’acqua.
Infatti, essendo un elettrodomestico collegato alla rete idrica, qualche perdita è sempre da mettere in conto. Potrebbe trattarsi della guarnizione della resistenza, o di un flessibile che si è allentato, o dalla foratura del serbatoio a causa della corrosione. Ma in molti casi perde solo dalla valvola di ritenzione, che controlla che la pressione all’interno della caldaia,non superi i limiti di sicurezza. Le ragioni di una perdita di acqua dalla valvola dipendono da due possibili cause. Vediamo cosa fare se c’è la valvola dello scaldabagno che perde.
Cause delle Perdite dalla Valvola
Quando la valvola dello scaldabagno perde, potrebbe essersi rotta per usura, oppure si è rotto il termostato. Se si è rotto il termostato, allora la resistenza non smette di funzionare e manda l’acqua della caldaia in ebollizione. In questo caso è la temperatura eccessiva che fa reagire la valvola, che allenta la pressione scaricando un po’ di acqua all’esterno. Se la caldaia non si spegne perché si è rotto il regolatore della temperatura, allora sarà sufficiente cambiare il termostato e la valvola non perderà più.
Ma se, nonostante la sostituzione del termostato, la valvola continua a perdere, allora non ti resta che cambiarla.
Come Cambiare la Valvola di uno Scaldabagno
Cambiare la valvola dello scaldabagno non è un’operazione complicata, a patto di eseguire correttamente ogni passaggio. La prima cosa da fare è chiudere l’acqua che entra nello scaldabagno, e poi bisogna svuotare il serbatoio. Per chiudere l’acqua in ingresso puoi isolare tutto il circuito direttamente dal contatore, oppure, se riesci ad individuare il tubo dello scaldabagno nel collettore di distribuzione, limitarti a chiudere solo quello. Nel dubbio però è meglio chiudere tutto. A questo punto non ti resta che sostituire la valvola.
La valvola è montata sul collettore in ingresso dello scaldabagno, per cui, avendo chiuso il rubinetto di mandata, per cambiarla basta smontare il flessibile, e rimuovere la vecchia valvola. Infatti la pressione interna al serbatoio dovrebbe essere sufficiente a non fare traboccare l’acqua dal recipiente, tranne forse un paio di litri rimasti nel tubo del sovrappieno.
In caso contrario, però, il serbatoio potrebbe svuotarsi del tutto allagando il vano dove c’è lo scaldabagno. Quindi è sempre meglio essere pronti con tutto quello che serve per svuotare il serbatoio. Ma nei casi più comuni puoi agire tranquillamente perché lo scaldabagno non si svuota.
La prima operazione da fare è quella di smontare il flessibile dell’acqua fredda, che è proprio quello che è collegato alla valvola. Però, dato che comunque uscirà un po’ d’acqua dal flessibile, è meglio metterci un secchio sotto in modo da non farla grondare a terra. Poi puoi smontare il flessibile. La parte fissa del flessibile è avvitata al collettore che esce dal muro e non devi toccarla. All’altro estremo invece c’è un dado con una guarnizione che tiene fermo il flessibile alla filettatura della valvola. Risulta essere la parte da smontare per prima ma devi fare attenzione, almeno in questa fase, a smontare solo il dado del flessibile e non il corpo della valvola. Quindi tieni ferma la valvola con una svitatubi, o una chiave inglese regolabile, e smonta il dado con una chiave spezzata girandola in senso orario.
Quando il dado è completamente svitato tira lentamente il flessibile, e rivoltalo nel secchio in modo che l’acqua residua non finisca a terra. Se il meccanismo di ritenzione della valvola è integro , lo scaldabagno non perde.
A questo punto devi fare uscire l’acqua del sovrappieno. Nella valvola c’è un meccanismo che sblocca il polmone di tenuta. A volte è una levetta laterale, in altri modelli invece bisogna svitare un tappo e sbloccarlo con la punta di un cacciavite. Comunque sia, quando fai leva su questo meccanismo, lo scaldabagno scarica il sovrappieno nel secchio, che dovrebbe riempirsi al massimo di qualche litro. Ora togli il secchio e smonta la valvola con una chiave spezzata, bloccando il collettore con la svitatubi. Appena tolta la valvola apparirà la filettatura del collettore, che dovrai rivestire con teflon, e poi montarci la valvola nuova.
A questo punto non ti rimane che ricollegare il flessibile, riaprire l’acqua e riaccendere lo scaldabagno.