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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come risparmiare con lo scaldabagno.
Lo scaldabagno elettrico è uno degli elettrodomestici che consuma più energia, soprattutto se lasciato acceso tutto il giorno. Si calcola infatti che lo scaldabagno sia capace di influire sul costo della bolletta per il 18% del totale. Quindi, prima di acquistare uno scaldabagno, devi valutare alcuni aspetti molto importanti, come la tipologia, la sua dimensione, e la classe di efficienza energetica. E poi è indispensabile attenersi a delle regole e usare alcuni accorgimenti.
Consumi e Tipologie Scaldabagno
Gli scaldabagno si dividono in due tipologie principali, all’interno delle quali possono anche essere identificate delle sotto tipologie. Ma quelle principali sono fondamentali e dipendono dall’uso che ne fai abitualmente, perché riguardano la maniera di fornirti l’acqua calda. Infatti ci sono alcuni scaldabagni che riscaldano l’acqua direttamente mentre scorre verso il rubinetto o il soffione della doccia, mentre ci sono dei modelli differenti che la scaldano prima, e poi la rendono disponibile al bisogno. Quelli del primo tipo si chiamano scaldabagni istantanei, i secondi invece sono del tipo ad accumulo.
Scaldabagno ad accumulo
Lo scaldabagno ad accumulo è dotato di un sistema di gestione delle funzioni, una fonte di calore, un serbatoio più o meno grande, un termostato e un indicatore della temperatura. Termostato e termometro possono essere integrati nella centralina, se questa è digitale, ed essere visualizzati su uno schermo. Ma la prima cosa che rende particolare questo scaldabagno è il suo serbatoio di accumulo, che può avere grandezze variabili dai 50 ai 500 litri. Altra differenza sta nella tecnologia, perché per scaldare l’acqua usa una fonte di calore che è immersa nell’acqua, o direttamente a contatto con la parete interna del serbatoio. Il vantaggio di questo scaldabagno è che hai abbastanza acqua calda anche quando non è in funzione, il difetto invece è che consuma molta più energia per portare l’acqua alla temperatura scelta. E poi, visto che non scalda istantaneamente, dopo qualche tempo l’acqua si intiepidisce, fino a diventare fredda. In pratica con lo scaldabagno ad accumulo non puoi contare su un flusso continuo di acqua calda.
Scaldabagno istantaneo
Lo scaldabagno istantaneo invece è in grado di scaldare l’acqua mentre attraversa la serpentina riscaldata. Anche in questo scaldabagno c’è un sistema di gestione, con termostato e termometro, ma non esiste un serbatoio di accumulo. Si tratta infatti di uno scaldabagno che funziona solo quando apri il rubinetto, e il flusso d’acqua attraversa in suo riscaldatore. Il vantaggio di questo modello è quello di fornire acqua calda all’istante e in maniera continua, ma generalmente ha un flusso meno abbondante, e non è in grado di servire molti punti di erogazione, soprattutto se sono troppo distanti dallo scaldabagno, e certamente non contemporaneamente.
Lo scaldabagno istantaneo quindi ha il vantaggio di erogare acqua calda subito, e in modo continuo, consuma meno di quello ad accumulo perché funziona solo durante l’uso, ma non è adatto ad abitazioni grandi, con più di un paio di punti di erogazione.
Consumi e Dimensioni Scaldabagno
Questa caratteristica è molto importante per varie ragioni. La scelta dipende dallo spazio che puoi destinare allo scaldabagno e anche da quanta acqua calda ti serve nell’arco della giornata.
Ci sono scaldabagni ad accumulo con un serbatoio da 250 litri che ti danno una riserva d’acqua calda davvero notevole, ma se la casa è piccola, e la abitate in due, lo spazio impegnato potrebbe davvero rappresentare un inutile spreco. E sprecata sarebbe anche l’energia impegnata per mantenere l’acqua ad una temperatura accettabile. In questo caso infatti è meglio prendere uno scaldabagno senza serbatoio e non usare l’acqua calda contemporaneamente. Consumeresti meno e lo spazio occupato in confronto sarebbe irrisorio. E poi cambierebbe anche il sistema di supporto, perché uno scaldabagno con un serbatoio di accumulo grande andrebbe appoggiato al pavimento, mentre se lo prendi con un serbatoio più piccolo, oppure scegli lo scaldabagno istantaneo, lo puoi fissare a parete guadagnando lo spazio sottostante. Per non parlare dei costi di gestione, perché più è grande più consuma.
Efficienza Energetica dello scaldabagno
La buona efficienza energetica dello scaldabagno è fondamentale per non sprecare energia inutile e non spendere troppi soldi. E non solo, perché più l’efficienza energetica è buona, e meno si inquina l’ambiente nel quale ci troviamo. In pratica l’efficienza dello scaldabagno viene determinata dal suo fattore energetico, che è calcolato in base alla quantità di acqua calda prodotta per ogni unità calorica. Più il suo fattore energetico è alto, meno energia consumi.
Nei modelli recenti questa caratteristica viene misurata in fase di collaudo dell’apparecchio, e catalogata con una sigla che viene riportata sull’etichetta o sul libretto delle caratteristiche dello scaldabagno. Le catalogazioni migliori sono quelle definite dalla A semplice o seguita da una, due o tre segni +, casi in cui si parla di scaldabagno a basso consumo. Da qui si scende dalla B fino alla F, che è quella che consuma di più, e che identifica gli apparecchi di vecchia generazione.
Come Utilizzare lo Scaldabagno per Risparmiare Energia
Per risparmiare con lo scaldabagno e sfruttare al massimo le sue funzioni, bisogna rispettare delle regole, e seguire alcuni consigli.
Regolare il termostato
La prima regola è quella di regolare il termostato, in modo che la riserva e la produzione di acqua calda mantengano una temperatura ottimale. Soprattutto negli scaldabagni ad accumulo le differenze si pagano molto care, visto che, a seguito di controlli di vario genere, si è potuto accertare che si risparmia in bolletta dal 3% al 5% ogni 10 gradi di differenza. Ci sono scaldabagni che, per esempio, vengono preimpostati dalla casa a 140 gradi, mentre se li regoli anche a 120 gradi ti danno acqua calda a sufficienza e il risparmio è notevole.
Ridurre il consumo di acqua calda
Spesso si ha l’abitudine di lasciare scorrere l’acqua calda dal rubinetto senza utilizzarla, ed è davvero uno spreco. Basta chiudere il rubinetto quando non serve, e montare dei frangi flusso in modo da ridurne l’erogazione. Mediamente il risparmio si aggira sul 30%, ma in certi casi può toccare anche il 60% che, in termini di risparmio, vuol dire spendere meno della metà della cifra destinata al consumo dello scaldabagno.
Effettuare una regolare manutenzione
Tra sedimenti e incrostazioni lo scaldabagno nel tempo perde la sua efficienza, scalda meno e consuma di più. I soldi spesi per una pulizia regolare del serbatoio e dei circuiti riscaldanti sono sempre un guadagno e mai una perdita.
Curare la coibentazione
Soprattutto gli scaldabagni vecchi perdono, o non hanno mai avuto, una corretta coibentazione del serbatoio. In questo caso la dispersione è enorme, surriscalda inutilmente l’ambiente nelle stagioni calde, e ti fa spendere soldi inutili. Il qualsiasi rivendita di materiale per l’edilizia puoi acquistare qualche metro di lana di roccia e avvolgerlo.
Accenderlo solo quando serve
A volte basta un semplice interruttore temporizzato, da mettere tra la spina e la presa, e da regolare in modo che lo scaldabagno si accenda solo prima del suo utilizzo e stia spento quando non serve. Infatti per quanto possa essere efficace il suo isolamento termico, la temperatura dell’acqua calda contenuta nel boiler non rimane costante a lungo.
Coibenta la tubazione scoperta
In molti impianti di distribuzione dell’acqua calda alcuni tratti di tubo sono scoperti e non c’è nessun tipo di coibentazione. In questi casi si crea una dispersione notevole con un conseguente spreco di energia. La cosa migliore, per risparmiare con lo scaldabagno, è quella di coibentare anche questi tubi, in modo che il calore rimanga nell’acqua.